È con questo payoff originale
che voglio iniziare la mia breve recensione di questo modello arrivato al
decimo anno di produzione. Un decennio che ha visto alti e bassi nella qualità,
nell’originalità e anche nella funzionalità della scarpa. Ma con questo modello
si fa sul serio: strutturalmente è un misto di tutte le tecnologie celeberrime
della casa americana, ma non è mio scopo parlarne perché le si trovano elencate
e spiegate sicuramente meglio nel sito e nello store Nike. Per non parlare dell’estetica
all’altezza del brand sempre attento a lanciare tendenze fashion.
Quello che invece può fare
la differenza anche e soprattutto nell’acquisto di un prodotto è la testimonianza
diretta. Comunque prima di chiudere questo preambolo volevo solamente fare una
nota sul prezzo. Le Vomero 10 costano nei negozi e sul web di Nike 151 Euro il
che significa 11 Euro in più rispetto al modello precedente dell’anno scorso.
Un po’ tantino. Però questo non è il fatto che mi ha stupito, d’altronde la
promessa è quella di una scarpa superiore (anche se dura mediamente meno di un
anno se fai 100 Km/mese)… no quello che mi stupisce è che invece Koala Sport a
Milano le vende a 120 Euro e ve lo consiglio vivamente anche se non siete di
Milano perché hanno un sito e-commerce che funziona molto bene. Sicuramente
anche Koala Sport avrà il suo bel margine e quindi viene da chiedersi quanto
sia forte l’economia di scala che Nike applica a questa produzione in Cina.
Passiamo oltre. Ho fatto 2
corse consecutive. La prima di 15 Km e il giorno dopo di 13 Km. In questo
periodo ho alcuni doloretti articolari alla caviglia destra e all’anca sinistra
che stentano ad andarsene, per questo motivo ero preoccupato del reale feeling
che avrei provato.
Ma mi sono stupito, non
subito. Quando le indossi sono un guanto e si percepisce l’adattamento che
hanno al collo del piede, poi cammini e dici be’ niente di speciale, poi
accenni a partire e anche lì boh sono delle scarpe normali… dopo però 1 Km
senti una propulsione nuova che ti invita ad andare, a liberare energia,
irresistibile, comoda, gioiosa. Infatti queste scarpe non sono state progettate
per camminare, ma per correre e correre veloce. Non ti fanno sentire la
stanchezza e anzi dopo 14 Km avevo ancora voglia e forza di scattare, saltare
sui muretti, tagliare nello sterrato e buttare le gambe avanti come un
forsennato. È andata proprio cosi; secondo l’app Nike Plus ho infranto parecchi
record personali e questo non in condizioni fisiche ottimali, anzi.
Quando mi sono fermato dopo 15 Km ero stanco ma non affranto, sudato ma non ero trafelato e sentivo che avrei potuto andare oltre. Oltre il mio limite, oltre un limite, qualsiasi esso sia. Ecco perché penso che se proprio dovessimo trovare un difetto a queste Vomero 10 sarebbe forse la persona che le indossa.
Voto: 10