Siamo negli Stati Uniti, in una cittadina sperduta dell'Ohio. I protagonisti sono Martha e Kyle che lavorano in una fabbrica di bambole. La loro vita è piatta, sempre uguale a se stessa. Lavoro, junk food per pranzo, lavoro, e poi a casa davanti alla televisione. L'amicizia che li lega, sembra un rifugio della malinconia, ma viene improvvisamente minacciata per l'arrivo di una nuova operaia, Rose, che suscita interesse in Kyle. Una mattina Rose viene trovata morta, strangolata.
Primo di sei film che Steven Soderbergh dirigerà con la 2929 production, Bubble, non è solamente interessante per la strategia distributiva innovativa (negli Stati Uniti sarà distribuito contemporaneamente nelle sale, in Dvd e in televisione ad alta definizione) ma anche per l'approccio minimalista a una piccola storia di provincia che perde il suo equilibrio al momento del delitto, paradossalmente, momento di luce nell'esistenza dei protagonisti. Girato in tre settimane, il film è interpretato da attori non professionisti che si fondono con lo scarno ambiente circostante. Inquietante il riff di chitarra su cui è costruita la colonna sonora e la dinamica di costruzione delle bambole.
Da vedere assolutamente.
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