lunedì 2 marzo 2015

L’argento e l’oro

Come si affrontano quelle situazioni che necessitano una scelta coraggiosa? A volte sono delle scelte drastiche, a volte decisioni temporanee che servono a tappare qualche buco aperto nella nostra chiglia. In ogni modo qualsiasi sia la loro natura si tratta sempre di valutare l’argento e l’oro. Uso questa metafora perché è semplice e in definitiva è la realtà dei fatti. In generale tendiamo a valutare le cose, gli eventi, le persone per il loro valore, per il valore reale che hanno nella nostra vita, per il valore tangibile che hanno nel nostro tempo. Ma non è solo questione di valore perché se fosse così allora tutte le nostre azioni sarebbero pilotate, comandate dal buon senso, da una razionalità estrema e avremmo paradossalmente un mondo perfetto (ed imperfetto allo stesso tempo). Avremmo evoluzione e rivoluzione ma anche implosione e decadimento. Non voglio però dilungarmi su questa tematica filosofica, poiché quello che mi interessa capire è come raggiungiamo quel giudizio che ci porta a scegliere. Ovviamente il campo è molto ampio dato che come accennato prima se una parte delle decisioni vengono prese con senso di protezione verso se stessi o razionalità o in modo coscienzioso, tutte le altre vengono attuate con il cuore, decisioni prese con quel lato che sfugge alle definizioni, alle descrizioni, alle spiegazioni.

La storia narra di grandi, epiche, mitiche decisioni prese con quel lato che per semplicità chiameremo “cuore”. La letteratura di ogni secolo, le arti più disparate da quelle più moderne come il cinema a quelle più tradizionali come il teatro, dai social network al nuovo modo di fare pubblicità, tutto intorno a noi racconta una storia, anzi LA storia per eccellenza, quella del “cuore”. Ed è sempre un successo, in comunicazione oggi se racconti una storia che “aggancia”, anche se in 10 secondi data l’attenzione che riusciamo a mantenere davanti ad un contenuto multimediale, avrai il tuo risultato commerciale ma ancor prima sentimentale, si creerà una sorta di fedeltà difficile da sciogliere.

Anche l’ultimo successo letterario e cinematografico delle 50 sfumature finisce con scegliere il “cuore”, non si direbbe dato che uno sano o sana di mente sarebbe scappata a gambe levate da un uomo con tali problemi relazionali. E invece no. Scavando… Scavando… Scavando si trova il cuore. Perché sì il cuore esiste, ma non è per voi. O almeno non lo è per la maggior parte di voi. Ed è questa la notizia triste. Succede a Cenerentola, succede a Biancaneve ma a voi no. Succede perfino a Pinocchio, ma a voi, almeno nella grande maggioranza, no.
Perché?
Perché le scelte prese con il cuore sono pericolose, ci vuole un immenso coraggio nonché forza, impegno e volontà. E non tutti sono adatti a fare una cosa del genere. Non sto dicendo che non avete coraggio o forza o altro, anzi per me siete tutti Superman e Wonder Woman (certo è che non ho ancora visto la vostra faccia in un fumetto…).
I film si fermano ad un certo punto, i film non hanno i tempi morti, quei tempi dove di struggi, pensi e ripensi, fai congetture, ordisci piani, costruisci castelli che crollano in un lampo, t’innamori e odi, te ne freghi e ti allontani ma poi ci ripensi, dove non succede niente di niente e il silenzio ti uccide e via così. Questo, ovviamente, è vero per tutti i settori della vita: lavoro, famiglia, amicizie, amore, status sociale.

I film ad un certo punto finiscono, i libri pure e tu vai a casa con la tua scelta de prendere e allora dici ok se l’ha fatto quella vergine bruttina del film posso farlo anche io. E invece no, non puoi. Perché le cose spesso non si incastrano come in un romanzo. Sarebbe un disastro, sarebbe scegliere l’argento quando hai l’oro che luccica nella sua tranquilla ed evidente posizione di superiorità. Io sono l’oro, sono sicuro, un bene rifugio, se sceglierai con razionalità, con ponderatezza avrai la cosa più preziosa, quella con più valore. La sicurezza di non sbagliare, di soffrire meno, quello che non ami ma almeno in qualche sera disperata e solitaria potrà consolarti sicuramente. Sì perché l’oro luccicherà per sempre.
Cioè se la verginella fosse scappata e avesse incontrato un uomo dolce, innamorato del suo essere, dedito solamente a lei, bello e anche sì non ricco come quello ma comunque dignitoso, non sarebbe stato meglio? Be’ non sarebbe stato un romanzo o un film e vabbè però… in percentuale quanti riescono a trasformare la loro vita in un romanzo? Forse i pazzi, i folli, quelli che amano per davvero e vanno oltre il senso dell’eterno, quelli che lasciano un segno, che vogliono lasciarsi un segno, quelli che si riconoscono e si sorridono, quelli che vogliono strapparsi e togliersi fino all’ultimo respiro, quelli che vogliono vivere insieme 1.000 anni per non conoscersi mai fino in fondo, quelli che vogliono dissolversi uno dentro l’altro, quelli che sostituiscono il loro essere con pura luce e riescono ad illuminare la loro vita e quella degli altri, questa bella seppur breve vita.

Tu che leggi se sei una di quelle persone che pensa di riuscire a fare questo, non aspettare, non tentennare, prendi quella decisione. Sono già passati almeno 10 minuti da quando hai iniziato questo articolo. Mi viene solo da consigliarti di farlo con il cuore.


RX

Nessun commento:

Posta un commento