Ebbene sì il nuovo album degli
Stereophonics dal titolo Keep the village alive ti fa venire
voglia di innamorarti, di lottare per amore, perderti nell’amore e fregartene
di tutto il resto perché è l’amore che alla fine decide della tua vita. Ma sarà
così davvero? Chissà!
La realtà è che le tracce di
questo nono lavoro in studio della band gallese è quasi perfetto e dico quasi
perché questi musicisti hanno toccato l’apice con You gotta go there to come back del 2003, devo dire il loro
capolavoro. Di sicuro l’ispirazione non manca, le sonorità sono rock, ROCK, parola che descrive un
genere quasi in estinzione tra le case discografiche che continuano a proporre
teneri efebici non sense personaggi gracchianti e semovibili. I contenuti
appunto, come dicevo in apertura, ti fanno pensare che l’amore oggi nel 2015 è
ancora la cosa più importante. Che in definitiva non è quello che devono fare
musica e film? Sì certo! Gli Stereophonics lo fanno benissimo fin dalla prima
traccia C’est la vie che sintetizza
l’uomo odierno tra superficialità e voglia di piacere.
10 pezzi più 6 nella versione
deluxe che vi consiglio vivamente perché riserva ancora dei brani strepitosi
come Let me in o You are my energy. Però non vorrei dilungarmi
a descriverli uno ad uno, piuttosto direi che il lavoro offre una visione di
come si può fare musica originale ancora oggi dove tutto sembra essere stato
fatto o scoperto. La costruzione delle sonorità sconfina nell’opera d’arte.
Ogni canzone è pensata, scritta e arrangiata con moltissima cura come solo loro
ormai sanno fare nel panorama mondiale. Infili gli auricolari e parti per un
viaggio. Oppure si può provare con la prova della macchina, prendere l’autostrada
deserta di notte e fare scivolare musica e asfalto. In entrambi i casi comunque
prova superata magistralmente.
Quello che percepisco è quel tema dell’amore tanto caro al rock. Un amore a volte che ti dona la forza per andare avanti, che ti permette di accantonare la stanchezza di una giornata, che ti offre un riparo, un rifugio. E poi anche l’amore che non puoi evitare, quello drammatico, quello che non ti fa respirare perché troppo burrascoso, o quello non corrisposto, quello che sfugge, quello che rimane nella memoria e non vuole più andare via, ma c’è anche quello che merita l’oblio, la dimenticanza, quello che quando svanisce in un giorno nuovo ci fa sorridere perché davanti c’è vita e speranza. L’amore che ti fa perdere la direzione in ogni stagione e in ogni età, l’amore che necessita di risposte, che vuole risposte ma anche silenzi e addii. L’amore signore e signori è servito. Sentitevi questo disco, cd, mp3, come volete ma sentitelo, sentitelo davvero, è un ottimo disco per prepararsi all’autunno/inverno. E anche all’amore se siete pronti.
Nota. Alcune parole sono tratte direttamente dai testi dell'album.
RM 2015
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