martedì 13 ottobre 2009

4 notizie dall'estero che colpiscono


Fischi contro Zapatero.
Ricordate quando il Sig. Zapatero dichiarava guerra dei numeri e percentuali all’Italia per dimostrare che il suo scempio edilizio aveva portato la ricchezza della nazione a superare quella de los italianos? Ebbene dopo nemmeno 1 anno e mezzo di lavoro del suo nuovo governo per fronteggiare la crisi, non solo ha cambiato tono con l’Italia, non solo avrà il più alto tasso di disoccupazione dei paesi industrializzati e conseguente spesa pubblica fuori controllo, non solo non ha saputo dare risposte concrete se non con leggi anticlericali alla crisi in atto seminando malcontento e irritazione, ma ora viene pure fischiato e contestato alle uscite ufficiali. Per di più secondo un recente sondaggio, se si tornasse alle urne oggi, Mr. Zapatero vedrebbe sgretolato quel 43% di preferenze delle ultime elezioni. Non è poco distruggere tanto valore in così poco tempo.


In vendita i beni della Gran Bretagna per 16 miliardi di Sterline.
Ed eccoci agli inglesi. Altra gente che ha visto in tempi moderni svanire il sogno di un Impero. Da quell’isola fredda arrivano i più infuocati attacchi al Bel Paese degli ultimi anni. Eppure “loro” sono una grande nazione, compassata, di classe. Ma c’è un ma. La crisi ha fatto molto male al loro sistema economico e sociale, tanto che Londra, svuotata della sua importanza finanziaria, sembra un Luna Park in dismissione attraversata da correnti di mafia russa, boy gang rapinatori e assassini e saldi natalizi annunciata ad agosto. Per non parlare della periferia, dove ogni week end si consumano scene di risse, disordini e alcolismo estremo.
Ultima tegola l’annuncio di voler vendere beni dello stato per 16 milioni di Sterline e fare cassa. E l’opposizione si è detta d’accordo. Stanno proprio messi male.


Obama contro Fox News.
Obama mette l’elmetto (se lo può permettere, ha vinto il Nobel per la pace) ed entra in trincea, non contro l’Iraq (già fatto), non contro l’Afganistan (già fatto), non contro l’Iran (già minacciato), etc etc, ma udite udite contro una televisione e lancia l’accusa precisa “Fox News non è una tv, è un partito”. Prima di ieri gli attriti si erano fermati all’esclusione del network dalle interviste presidenziali, limitare quelle dei funzionari governativi o negare le domande ai suoi giornalisti durante i briefing. Ora le cose stanno diversamente, la Casa Bianca asserisce che la Tv del magnate australiano Murdoch è un partito d’opposizione. Il risultato? Ascolti record, maggiori anche rispetto all’inizio della guerra in Iraq.


Murdoch contro iTunes.
Di risposta l’imprenditore lancia un’altra guerra, quella tecnologica e dei contenuti ad iTunes. A breve infatti sarà disponibile una nuova piattaforma per scaricare musica, tramite un piccolo pagamento, ma non costringerà a vedere pubblicità.


RM

mercoledì 7 ottobre 2009

Flashforward non è Lost, però...


Il reparto marketing e comunicazione del network televisivo ABC stavolta ha lavorato molto bene. La nuova serie tv Flashforward è stata anticipata da una discreta discussione, più che sui contenuti in sé, sulla somiglianza con l'ormai celeberrimo Lost. Ed è anche vero che nel 2010 andrà in onda il sesto e ultimo capitolo dei naufraghi che lascerà il network orfano di share importante.
In ogni modo, lunedì scorso si è consumata la prima puntata in italiano su Fox solamente qualche giorno dopo la messa in onda negli USA, in pratica una contemporanea mondiale; una novità. L'altra sorpresa è stata la mancanza totale di interruzioni pubblicitarie, 40 minuti one shot.
Ma a parte questi due aspetti commerciali, rimane il fatto che in comunicazione è difficile mentire perché prima o poi i nodi vengono al pettine (dovrebbero saperlo quelli della ABC) e allora mi sono chiesto: da dove nescerà questa similitudine con Lost?
La prima scena: un personaggio riprende conoscenza nell'abitacolo di un auto sottosopra per poi uscirne e guardare il disastro che percepisce in modo ovattato (Jack in Lost si sveglia sull'erba della giungla in stato confusionale e si dirige verso l'aereo precipitato).
Poster della Oceanic su un palazzo: la Oceanic è la compagnia aerea che si vede in Lost.
Stop. Poi nel corso della puntata si comprenderà l'esistenza di un destino già scritto che forse si potrà cambiare. Questo "forse" è sufficiente a reggere il paracone? Secondo me no. E il confronto non regge nemmeno riguardo la struttura narrativa come nell'introdurre la vita dei personaggi e le loro emozioni. Mi spiego. In Flashforward i personaggi parlano, discutono delle loro emozioni, delle loro intenzioni, si capisce subito cosa fanno nella vita e come saranno impegnati nel proseguo della storia, in Lost sono gli accadimenti che parlano per i protagonisti rendendoli profondamente misteriosi, interessanti e paradossalmente vicini alla realtà di tutti i giorni.
A parte questi aspetti "tecnici" il paragone sbandierato dalla ABC non regge, ma la serie non è fatta male, forse manca un po' di fascino e, per dirla tutta, la perdita di conoscenza globale e conseguanti visioni comuni, rappresenta già una barriera d'accesso per chi preferisce storie più legate alla ragione. Flashforward comunque vale la pena seguire lo sviluppo della storia perché potrebbe riservare qualche sorpresa, come s'intuisce proprio negli ultimi secondi della prima puntata.
E poi bisogna attendere fino al 3 febbraio 2010, no?

rixway

lunedì 5 ottobre 2009

Bastardi senza gloria è un film senza gloria


I bastardi senza gloria è un film che rimarrà nella mia memoria come il lento scorrere di un fiume verso nessun mare. Parliamoci chiaro, devo molto a Tarantino, regista eclettico e straordinario scrittore, gli devo molto perché è stato l'unico che mi ha portato 3 volte consecutive al cinema per vedere Pulp Fiction, ed è stato l'unico che mi ha fatto trascrivere il discorso iniziale de Le Iene su un taccuino di fortuna. Ed è anche quello che ogni tanto mi spinge a rivedere i 3 minuti iniziali di Jackie Brown che si avvia al check in dell'aeroporto per prendere servizio e la camera la segue di profilo... Cinema. Magnifico cinema, dove si percepisce soprattutto il linguaggio del cinema.
Bastardi senza gloria, non mi è piaciuto e penso anche che non sia un bel film.
Ora, mi trovo a combattere con innumerevoli recensioni fantastiche, in primis quella di Mereghetti del Corriere che scrive addirittura manuali sul cinema, ma devo dire che fin dall'apertura la pellicola fa "sentire" velleità citazionistiche che non riuscirà a sviluppare fino in fondo. Sono d'accordo con Mereghetti soltanto su una cosa e cioè che Bastardi senza gloria è un'escalation di rimandi e tributi al cinema del passato. Rimandi e tributi purtroppo fuori contesto, ovvero, è accettabile un primo piano stretto di duellanti nel west di Sergio Leone, ma non tra tedeschi e americani "travestiti", "forzati", "clowneschi", "finti" e dannatamente violenti tedeschi e americani. I peones del deserto western sono sporchi, sudati, impolverati, sono personaggi che da qualche parte forse sono vissuti veramente. Qui i personaggi sono talmenti inventati che rimanere fisso con la camera su quei visi teatrali ti porta via il cervello da una parte che il cinema dovrebbe evitare... ovvero pensare ai cavoli tuoi (oppure peggio dormire!).
Ma oltrepassato il muro dei rimandi, farcito pure con una scritta di presentazione di un Bastardo senza gloria assai retrò, il film non si muove di un millimetro, rimane muto, non ci parla perché non ha un vero e proprio linguaggio, o meglio ne ha uno tutto suo che è quello del Tarantino che in anni e anni di scrittura della sceneggiatura (mi sembra 6) è riuscito a mettere insieme un puzzle di un disegno astratto, un minestrone di erbe non commestibili e di conseguenza non vediamo l'evoluzione dei personaggi, ma solo imprese a sé stanti, piccole isole di significato che lentamente (ma molto lentamente) si scollano, un po' come gli scalpi dei tedeschi dettagliatamente ripresi. Sembra la scrittura fumata di un adolescente-poeta che culmina con la carneficina nel finale intervallata da ghigni che ricordano i drughi di Arancia Meccanica.
Insomma se le aspettaive erano tante, se capisco Mereghetti & C. che devono mostrarsi critici moderni e aperti, se Tarantino comunque è Tarantino, devo dire che Bastardi senza gloria è un film senza gloria e non un capolavoro come lo stesso regista autocelebra nella scena finale.
Se volete proprio sprecare 2 ore e 40 minuti della vostra vita almeno aspettate l'uscita del Blue Ray.

rixway