Il reparto marketing e comunicazione del network televisivo ABC stavolta ha lavorato molto bene. La nuova serie tv Flashforward è stata anticipata da una discreta discussione, più che sui contenuti in sé, sulla somiglianza con l'ormai celeberrimo Lost. Ed è anche vero che nel 2010 andrà in onda il sesto e ultimo capitolo dei naufraghi che lascerà il network orfano di share importante.
In ogni modo, lunedì scorso si è consumata la prima puntata in italiano su Fox solamente qualche giorno dopo la messa in onda negli USA, in pratica una contemporanea mondiale; una novità. L'altra sorpresa è stata la mancanza totale di interruzioni pubblicitarie, 40 minuti one shot.
Ma a parte questi due aspetti commerciali, rimane il fatto che in comunicazione è difficile mentire perché prima o poi i nodi vengono al pettine (dovrebbero saperlo quelli della ABC) e allora mi sono chiesto: da dove nescerà questa similitudine con Lost?
La prima scena: un personaggio riprende conoscenza nell'abitacolo di un auto sottosopra per poi uscirne e guardare il disastro che percepisce in modo ovattato (Jack in Lost si sveglia sull'erba della giungla in stato confusionale e si dirige verso l'aereo precipitato).
Poster della Oceanic su un palazzo: la Oceanic è la compagnia aerea che si vede in Lost.
Stop. Poi nel corso della puntata si comprenderà l'esistenza di un destino già scritto che forse si potrà cambiare. Questo "forse" è sufficiente a reggere il paracone? Secondo me no. E il confronto non regge nemmeno riguardo la struttura narrativa come nell'introdurre la vita dei personaggi e le loro emozioni. Mi spiego. In Flashforward i personaggi parlano, discutono delle loro emozioni, delle loro intenzioni, si capisce subito cosa fanno nella vita e come saranno impegnati nel proseguo della storia, in Lost sono gli accadimenti che parlano per i protagonisti rendendoli profondamente misteriosi, interessanti e paradossalmente vicini alla realtà di tutti i giorni.
A parte questi aspetti "tecnici" il paragone sbandierato dalla ABC non regge, ma la serie non è fatta male, forse manca un po' di fascino e, per dirla tutta, la perdita di conoscenza globale e conseguanti visioni comuni, rappresenta già una barriera d'accesso per chi preferisce storie più legate alla ragione. Flashforward comunque vale la pena seguire lo sviluppo della storia perché potrebbe riservare qualche sorpresa, come s'intuisce proprio negli ultimi secondi della prima puntata.
E poi bisogna attendere fino al 3 febbraio 2010, no?
rixway
Grande Rix, assolutamente d'accordo. Aggiungo che per essere la prima puntata hanno già svelato troppo...lasciamo cmq il classico beneficio del dubbio.
RispondiEliminac.